Questo acquerello ha una storia.
Parte da quando ho scattato la foto da cui ho ripreso la pittura. Era durante un'immersione subacquea alle Seychelle, su un banco corallino al largo: eravamo appena scesi e ad un tratto mi trovai circondato da un branco di questi pesci, piuttosto grossi, che nuotavano lentamente e molto confidenti vicino a noi. La cosa particolare era la loro "espressione" con gli sguardi inespressivi - più di quanto l'abbiano normalmente i pesci, voglio dire - ed il fatto che sembravano spostarsi senza movimento delle pinne; sembravano un pò dei fantasmi, un cupo scintillio nel blu profondo. Anche le foto che ho scattato mi restituiscono l'impressione di una presenza inquietante.
Questo mese di gennaio appena concluso ha visto un'impressionante sequenza di lutti che ha colpito la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi, proprio mentre dipingevo questo lavoro. Quei pesci sembrano in qualche modo partecipare al dispiacere. E' certamente l'acquerello più cupo e malinconico che io abbia mai fatto.
Lo dedico al ricordo di tutti quelli che ci hanno lasciato in questo periodo.
Nessun commento:
Posta un commento